Cos'è il Child Safeguarding?
Per Child Safeguarding si intende la responsabilità di un’organizzazione o un ente nel tutelare sempre le bambine, i bambini e gli adolescenti con i quali entra in contatto da qualsiasi forma di violenza, abuso o maltrattamento.
Il diritto alla protezione è sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989), ratificata dall’Italia con la legge 176 del 27 maggio 1991. Per la prima volta:
- bambine, bambini e adolescenti non sono solo portatori di bisogni, ma prima di tutto sono titolari di diritti;
- gli adulti sono garanti dei diritti di bambine, bambini e adolescenti e responsabili del pieno esercizio di questi diritti.
“Hai diritto ad essere protetto/a da ogni forma di maltrattamento, abuso o sfruttamento da parte di chiunque” (Art. 19, CRC Child Right Convention, versione Child Friendly)
A seguito dell’adozione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la protezione dei bambini e delle bambine non può essere lasciata alla buona volontà di singoli individui o di organizzazioni più sensibili o evolute. Tutte le organizzazioni che lavorano a contatto o in favore dell’infanzia hanno il dovere di garantire la piena protezione dei propri beneficiari da ogni forma di maltrattamento, abuso e sfruttamento.
Perchè adottare un sistema di Child Safeguarding o Sistema di Tutela?
L’insieme delle politiche, procedure e pratiche a livello organizzativo, di gestione del personale e dei volontari, di formazione e di informazione interna ed esterna, che vanno messi in campo dagli enti pubblici e dalle organizzazioni private e non profit per tutelare i bambini dagli abusi è quello che chiamiamo un Sistema di Tutela o Child Safeguarding System: una rete che protegge i minori aiutando gli adulti ad avere una condotta corretta e rispettosa e ad essere pronti a intervenire di fronte ad ogni segnale di rischio. Un sistema che chiede a ciascuno di fare la propria parte. Perché una violazione non è mai un fatto privato e gli adulti hanno la responsabilità etica, prima ancora che legale, di saper ascoltare e prevenire.
Il sistema di tutela si basa su quattro pilastri fondamentali, ognuno imprescindibile per garantirne l’efficacia in sinergia reciproca.
In altre parole, controllare tutto ciò che è possibile controllare per evitare che si verifichino danni e rispondere in modo tempestivo ed adeguato qualora ci fosse una preoccupazione o sospetto circa la sicurezza di un/a minorenne.
Ad ognuno dei 4 pilastri sono associati dieci standard che definiscono in modo semplice e concreto cosa è necessario che ogni organizzazione o istituzione metta in piedi all’interno del proprio ente per assicurare che esse siano «sicure» (safe) per i bambini e le bambine con cui vengono in contatto.

Gli standard: perché sono importanti.
Sensibilizzazione
Impegno e governance
Avere, in ogni ente e organizzazione che lavora con bambini/e, un gruppo dirigente impegnato a garantire ambienti sicuri significa che i bambini/e hanno meno probabilità di essere esposti/e a malpratiche e abusi.
Politiche e procedure
Policy e procedure chiare per la tutela di bambini/e se implementate in modo efficace forniscono una guida chiara a tutto lo staff di ogni singola organizzazione.
Coinvolgimento di bambini e famiglie
Ogni organizzazione dovrebbe garantire che i bambini e le famiglie, con le quali entra in contatto, vengano informati su tutti i loro diritti, incluso il diritto alla protezione, all'informazione e alla partecipazione, e siano supportati nell'esprimere le loro opinioni e sollevare preoccupazioni.
Prevenzione
Formazione continua
La formazione aiuta il personale a comprendere cosa si intende per abuso, come l'ambiente può consentire o scoraggiare il verificarsi di rischi per bambini/e e come poter rispondere quando i rischi vengono rilevati. Rafforza l'importanza che la tutela dei bambini è responsabilità di tutti.
Reclutamento sicuro
I processi di selezione sicuri aiutano a prevenire il reclutamento di persone non idonee al lavoro con bambini/e.
Ambienti sicuri
Gli ambienti fisici e digitali sicuri svolgono un ruolo significativo nel ridurre le opportunità di abuso.
Segnalazione
Meccanismi di segnalazione efficaci
Procedure chiare aiutano a capire a chi e come rivolgersi in caso di sospetto abuso e maltrattamento sia internamente ad ogni ente che poi esternamente se e quando la segnalazione dovrà essere inviata ad altri attori della rete. Permette inoltre una gestione efficace, efficiente e tempestiva dei sospetti abusi e malpratiche.
Ruoli e responsabilità chiari
La chiarezza dei ruoli assicura una garanzia di gestione dell’evento in maniera corretta e puntuale. Permette inoltre di creare sul territorio meccanismi di cooperazione virtuosi.
Risposta
Lavoro multidisciplinare
La risposta a fenomeni complessi come l’abuso e maltrattamento sul minore deve necessariamente prendere in considerazione diversi fattori, risorse e professionalità.
Informazioni condivise
La condivisione delle informazioni, nel rispetto della privacy, è spesso necessaria e importante al fine di poter progettare l’intervento più adatto ed efficace.
Chi è responsabile del Sistema di Tutela?
È la leadership ad indirizzare il cambiamento culturale necessario a rendere un’organizzazione sicura per i bambini e le bambine che la attraversano. Per garantire che i luoghi, i progetti ed i servizi siano sicuri e protetti, la dirigenza dovrà stringere un patto fondato sulla fiducia e sulla responsabilità, che coinvolga il proprio personale e volontari, le famiglie e tutti gli adulti che si relazionano con i minorenni. Un gruppo dirigente impegnato a garantire ambienti sicuri, significa che i bambini e le bambine hanno meno probabilità di essere esposti/e a malpratiche e abusi proprio in quei luoghi e da quelle persone che dovrebbero tutelarli.